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quanto è bello, confortante, gratificante, allorché
ci si rende conto di essere stati beffati, fatti passare per stupidi, sapere
che a nulla vale la ragione... Vediamo il perché di tanto sarcasmo.
La bicicletta è incolpevole, anzi , meritevole di aver reso possibili
i primi spostamenti continuativi. Fu anche vista come elemento avverso
in diverse occasioni e durante la seconda guerra mondiale i nazisti, preoccupati
di quanto facilitasse gli spostamenti dei partigiani, proclamarono un editto
che ne vietava l'uso, subito ritirato poiché gli operai non raggiungevano
il posto di lavoro, bloccando la produzione. Tristemente trova impiego,
trasformata in particolare triciclo, in quelle occasioni nelle quali la
guerra regala campi minati su cui perdere le gambe, spesso campi non bonificati,
esiti di guerre tribali o a raggio limitato. Mezzo di locomozione assolutamente
non inquinante, una volta dotato di motore, ha consumi limitati. Non si
sono voluti inserire molti argomenti ritenendo esaustivi quelli presenti,
sviluppando invece, in modo critico, queste righe. Si vuole qui porre l'attenzione
sulle vicissitudini della bicicletta elettrica.
"La direttiva europea 2002/24/CE (articolo 1, punto h) definisce
la bicicletta a pedalata assistita come una bicicletta dotata di motore
elettrico ausiliario e con le seguenti caratteristiche:
- potenza nominale massima continua del motore elettrico: 0,25 kW
- alimentazione del motore progressivamente ridotta e quindi interrotta
al raggiungimento dei 25 km/h
- alimentazione del motore interrotta prima dei 25 km/h se il ciclista
smette di pedalare |
Ai veicoli che soddisfano questa direttiva non viene
richiesta l'omologazione e sono considerati a tutti gli effetti come le
biciclette tradizionali.
Veicoli invece che non soddisfano contemporaneamente questi requisiti
non possono essere considerati biciclette e devono essere quindi omologati
e immatricolati.
Questa direttiva è stata recepita in Italia con il decreto
31 gennaio 2003 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed è
pertanto in vigore. " (da wikipedia)
SUGGERISCO DI FERMARSI QUI, presa visione degli argomenti sarà
più facile accettare alcune considerazioni.
In buona sostanza la differenza fra pedalata assistita
o no ha un peso pari ad una piuma, la pedalata assistita è
un'ottima occasione per facilitare l'attività fisica negli anziani,
ma che addirittura a parità di potenza del motore e velocità
sviluppata si incorra in qualche serio guaio di tipo penale, se la bicicletta
a motore non è del tipo "pedalata assistita" lo trovo demenziale.
Non solo, ma è grandemente assurdo dal punto di vista della sicurezza.
Quanti di noi, al volante, non prestano attenzione al ciclista ?! Il suo
modo ondeggiante di procedere rende assai più pericoloso il sorpasso
rispetto ad un ciclomotore che marcia alla stessa velocità ma non
ondeggia. Nella pedalata assistita, a parte qualche eccezione, ogni tanto
bisogna pedalare e di questa ripresa della guida ondeggiante non vi è
modo che l'automobilista possa averne precognizione. Ammettiamo allora
che, come vorrebbe la ragione, fino ad una velocità massima di 25
Km/h la bicicletta possa avere un motore ausiliario, di qualsiasi tipo.
Cosa si oppone a queste banali considerazioni? |
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Pur ammettendo che l'uso sia consentito ai maggiori
di anni 14 con patentino, sorge una riflessione: se la bicicletta a pedalata
assistita non è soggetta ad assicurazione (e sarebbe assurdo, il
pedalare a 25 all'ora riusciamo a farlo da sempre), mi conviene comprare
un ciclomotore? Forse si, sono più veloci, spesso hanno vani per
alloggio casco, possono portare un secondo passeggero. Forse no, il mio
uso è per andare a fare la spesa, mi sposto entro 15 Km, spendo
poco in energia elettrica e faccio anche finta di essere un ambientalista.
E se invece fossi un po' acciaccato, anche se giovane, magari a seguito
di un lavoro usurante, che scelta ho? Pedalare non ci riesco.
Chi verrebbe danneggiato ? Forse le grandi e strapotenti società
di assicurazioni ? Quanti passerebbero ad una velocità inferiore
per sottrarsi a questa insensata gabella. Nessuno si scandalizzi, o si
assicurano tutte le biciclette o si torna al buon senso. Sempre a proposito
di "buon senso" si riporta notizia del quadriciclo della Mercedes
Benz (fotografia), non in vendita, del costo di 200.000 euro, della velocità
di 25 Km/ora, del peso definito "piuma" di 350 Kg, di incerta motorizzazione,
dell'autonomia di 350 Km. (fonte: Corriere della Sera - Scienze, 26-3-2009).
Sono queste le occasioni nelle quali mi domando se sono io ad essere impazzito
o altri per me. Non è pensabile un parto simile dalla Mercedes.
Con quel peso, velocità, autonomia, chiunque abbia un po' di manualità,
una certa conoscenza dei materiali ed un garage, non avrà difficoltà
a raggiungere simili risultati a minor costo, usando motori elettrici da
bicicletta, anzi magari penserà anche di chiuderlo ai lati e realizzare
una capotte, va bene l'estate, ma l'inverno?? |
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veicoli a pedali: bi-tri-quadri
cili |
informazioni dal web |
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bicicletta - da: wikipedia |
ducati cucciolo |
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Domenica senza auto: in giro per la città con il
risciò VeloLeo |
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cuadriciclo a pedal |
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Trattasi di sito commerciale temporaneamente posto
in riferimento, poichè indica che il quadricipite a pedalata assistita,
posto qui in vendita, non contravviene alla vigente normativa Italiana.
Leonardoanarchico ha già in fase di avanzata progettazione un veicolo
analogo, che quanto prima verrà posto in rete , corredato del progetto
scaricabile, con le connotazioni di veicolo utilizzabile anche in condizioni
di tempo avverso |
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bici elettrica bicicletta illegale a pedalata assistita |
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Maxi's PVC Car |
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